Sono tanti i personaggi illustri che Sorrento ha ospitato durante la sua lunga storia:
- George Gordon Byron (1818)
- Percy B. Shelly (1819)
- Walter Scott (1831)
- Charles Dickens (1845)
- Teodoro Mommsen (1852)
- Paul Heise (1853-1877)
- Harriet Becker Stowe (1866)
- Federico Nietzsche (1876)
- Edward Grieg (1872-1881)
- Marrion Crawford (1895-1909)
- Leone Tolstoi (1898)
- Duilio Zanfirescu (Rumenno) (1891-1918)
Torquato Tasso
A Torquato Tasso è dedicata la piazza principale della cittadina; i mesi che egli passò nel 1577 a Sorrento furono i più lieti e tranquilli della sua vita.
Torquato Tasso anelò sempre di ritornare a Sorrento ed il 14 novembre 1587 scrisse alla sorella Cornelia: ‘ … Acciocch’io possa venire, non dirò a godere, ma respirare in cotesto cielo, sotto il quale sono nato: a rallegrarmi con la vista del mare e dei giardini; a consolarmi con la vostra amorevolezza; a bere di cotesti vini o di coteste acque, che forse potranno diminuire la mia infermità…’.
Nietzsche
Il 27 ottobre 1876, Nietzsche si stabilisce a Sorrento, dove rimarrà fino agli inizi del 1877.
Il suo soggiorno si svolse principalmente a Villa Rubinacci, presa in affitto da Malwida von Meysenbug, che in un primo momento aveva pensato di ospitare Nietzsche a Fano.
In quel periodo risiedevano nella villa anche Richard e Cosima Wagner con cui Nietzsche fece il suo ultimo incontro.
L’atmosfera nella villa è molto informale e si racconta che le finestre erano sempre “aperte sui pini e sul mare”. Questo primo contatto con il Sud, diede a Nietzsche una gioia profonda, diversa dai toni austeri a cui era abituato lo scrittore del Nord. A Sorrento ritrova la sua gaiezza spirituale necessaria ad iniziare nuove creazioni. E, sempre a Sorrento, Nietzsche dichiarò che “guardando il vesuvio e il mare, tra giardini e ville”, scrivendo umano, troppo umano, prendeva forma il nuovo stile: ricorso all’aforisma, abbandono del saggio erudito e della trattazione sistematica.
Infine, rimasta nella storia è la lettera che il 16 dicembre il filosofo scrisse da Sorrento a Louise Ott, suo mancato amore.
Charles Dickens
Citazione su Sorrento di Charles Dickens da Pictures from Italy (1845): “Passando fra i vigneti, boschi di ulivi, giardini di aranci, limoni, e frutteti; tra masse di rocce, che sembrano ammucchiate le une su le altre e gole coperte di verde, fra colle e monte; costeggiando la base di alture bianche di neve; attraversando cittadine dove vedevamo alle porte delle abitazioni bellissime donne coi capelli neri, e rasentando splendide residenze estive… arrivammo a Sorrento, dove il Tasso trovò ispirazioni nelle bellezze di cui è circondato il paese.”
“Caruso” di Lucio Dalla
In un estate del 1980, nella stanza dell’albergo Excelsior Vittoria di Sorrento, dove il tenore Enrico Caruso trascorse i suoi ultimi giorni, Lucio Dalla compose la canzone “Caruso”.
Si tratta di una rivisitazione straziante del tema “Te voglio bene assaie” di Donizetti in chiave melodico-napoletana.
Con i nove milioni di copie vendute in tutto il mondo in decine di versioni (una delle quali a cura del tenore Pavarotti) è una delle canzoni più conosciute in tutto il mondo.
Ancora oggi, a Sorrento, continuano a soggiornare personaggi famosi come Lucio Dalla che è ospite fisso dell’hotel Excelsior Vittoria e Sofia Loren, a cui sono state donate le chiavi della città in qualità di cittadina onoraria.
Stalin pure era stato a Sorrento e Capri, pressapoco nel 1921 o 22.Io, nipote di esuli russi ex aristocratici decaduti, ricordo da piccolo qualche mia zia e raramente mio padre che non piaceva parlare del passato, comunque dicevano che Stalin era molto paranoiuco e non amava stare tanto all’aperto ad esempio odiava il sole.. sapeva pure delle eventuali spie ecc. dell’ex regime fascista dell’epoca in quanto ai controlli e registrazioni di tutte questi strani” turisti”grazie di tutto e spero di essere stato utile ciao, T.